10/14/2014

IL PUNTO

DI

VITO PAVONE

PRESENTA


TAVENCESSO...IL NUOVO COMANDANTE

Era stato molto taciturno durante il periodo estivo, più volte evocato, è apparso a fine agosto con i suoi discorsi, le sue proposte e alla fine in sede di campagna acquisti ha disegnato la sua rosa per la nuova stagione.
Vendramin, il principe avulso da qualsiasi contesto, aveva sussurrato "Lincesso ha una rosa ristretta...però...hai visto che squadrone?"
Questa affermazione con il corso del tempo ha preso forma e oggi, alla vigilia della 7a giornata, il megapresidente è in testa nel campionato...nel suo campionato.
Non è un grande vantaggio, solo due le lunghezze in più dell'alleato Parabita (bella partenza quella del Real Sparta), quattro invece sul trittico Borgorosso, Cesaroni, Solbiatese, ma Lincesso in tal modo si è dichiarato prepotentemente come protagonista della nuova stagione.
Immediatamente alle spalle del "dittatore africano arricchito" (così è stato definito Lincesso dal presidente Franco), troviamo un redivivo Parabita. Il vomitatore di emozioni (e di merda), la "scheggia impazzita" (cit. Franco) nonostante i soliti gol pisciati, vuole dimenticare i due campionati precedenti vissuti nell'anonimato ed ha iniziato a scalare l'olimpo del calcio che conta, ce la farà ad arrivare in cima oppure incontrerà sulla sua strada un capocordata alla Pavone-Calboni pronto a profondere i suoi gas?
A quota 9 i precedentemente citati Pavone il "populista", Minetola jr. "Marianna Madia l'incapace" e Vendramin "il deputato PD" (tutte cit. Franco); tre squadre dalle caratteristiche profondamente diverse ma accumunate dall'andamento intermittente di questo inizio torneo.
Attardati troviamo Prete "il lobbysta del potere forte" (potere forte di che?...di sto cazzo...), Franco il "nostalgico" (quanto erano buoni i bambini di una volta...) e Minetola sr., altra "Marianna Madia l'incapace" (sempre cit. Franco).
Per queste ultime tre squadre non si può parlare di crisi ma i rispettivi fantallenatori avranno sicuramente fatto le loro riflessioni...
L'assetto del fantacalcio dei due mari è stato stravolto da alcuni cambiamenti inevitabili che ormai avevano percepito anche i peli del culo di Zeman...
Il patto della merda, vero assoluto protagonista della comunicazione del 2014 non è più un'alleanza a 4 a causa dell'abbandono di Vendramin.
Il Principe di Viale Virgilio più volte accusato di indolenza e di scarsa intraprendenza non ha retto tali accuse ed accecato dalla sua filosofia egoistica, unicamente finalizzata a concupire i minorenni alla Iacca e donne con un strano senso della morale e una strana morale dei sensi, ha sciolto il suo vincolo vomitando accuse gravi soprattutto nei riguardi dei due volti storici dell'azione di questo fantacalcio, ovvero il duo Parabita-Pavone...che ingrato borghese...schiavo delle sue utopie votate all'applicazione di armonia e buon senso...due concetti estranei al patto della merda...
Mai occasione fu più propensa...Vendramin da sempre attratto intellettualmente (forse anche sessualmente...) da Franco gli propone una nuova alleanza.
Una calda mattina di inizio ottobre nasce in una delle innumerevoli aule corrotte del Tribunale di Taranto i due pseudo intellettuali danno vita al "patto del gatto", alleanza il cui unico ideale è quello di essere superiore agli altri individui attraverso la presunta arma della tranquillità filosofica...peccato che tutti conoscono le debolezze del borghese Vendramin e del compagno Franco. Una alleanza, in conclusione, destinata ad essere schiacciata dal ben più solido patto della merda.
Alle polemiche iniziali tra i componenti delle due alleanze ha fatto da controaltare il silenzio del patto d'acciaio dei fratelli Minetola, una sorta di impero romano d'oriente, destinato a rimanere intatto come nome ma di fatto terra di conquista di tutti.
Nelle retrovie ha operato anche Prete, intervenuto in chat per fornire i suoi "preziosi" commenti tecnici.
I suoi interventi composti e pacati con la solità vena di quello che lancia il sasso e poi fa sparire la mano hanno avuto il solo effetto di far evacuare i componenti del patto della merda.
Ma il destino è intervenuto fornendo il suo giudizio sulla vicenda.
Pavone, più volte accusato di essere un folle populista incapace, ha ancora usufruito dei servigi dell'uomo della provvidenza che, come sempre, non è mai quello che ti aspetti.
Dopo gli exploit di Gastaldello e Dainelli nella passata stagione, la provvidenza quest'anno si è presentata sotto forma di uno svedese, Ekdal, che ancora una volta ha punito la filosofia sorda di Vendramin.
Un piccolo mucchio selvaggio si è costituito...e se fossero gli uomini della provvidenza a fare la differenza? Del resto domenica scorsa lo stesso Pavone ha subito lo stesso destino ad opera del mediocre Perotti.
Già...i mediocri...è sempre molto facile giudicare dall'alto del decimo piano di Viale Virgilio, seduti sul divano in pelle umana mentre stai accarezzando una stupida gatta e attendi l'arrivo della losca figura femminile che dovrebbe dare un senso alla tua serata.
Ma è proprio nel momento clou dell'incontro con questa figura, proprio in quel momento si materializzare nella mente l'immagine del presunto "mediocre" che sarà pronto a punirti...attenti quindi alla "Sindrome di Gastaldello".

Pavone...mediocremente combattente dal 1977...

1 commento:

Eupremio De Manigoldis ha detto...

"è sempre molto facile giudicare dall'alto del decimo piano di Viale Virgilio, seduti sul divano in pelle umana mentre stai accarezzando una stupida gatta e attendi l'arrivo della losca figura femminile che dovrebbe dare un senso alla tua serata" ahahahahahahahahah