4/18/2014

IL PUNTO

DI

VITO PAVONE

PRESENTA


PARABITA ALLA DERIVA

Giacca bianca a righini blu, impeccabile pantalone "Siviglia", camicia Lacoste e Tod's...l'avvocato Parabita si prepara ad una nuova giornata di lavoro...prende gli occhiali da sole depositati la sera prima sul suo svuota-tasche del corridoio di ingresso e via verso il garage dove la sua bambina, la sua cabrio, lo sta aspettando.
Parabita inizia a sfrecciare per le vie di Taranto facendo emozionare le signore e signorine sui marciapiedi a cui risponde sfoderando il suo smagliante sorriso magico alla Mandrake in "Febbre da Cavallo".
Prima tappa...il bar...lo raggiunge l'amico...il compagno Franco che prima è passato dalla sezione "Bambino Mangiato" in cui ha predicato valori come solidarietà, uguaglianza, lotta di classe e poi al bar inizia a parlare con Parabita di sfruttamento della prostituzione e dei proventi delle discoteche in gestione in cui lo stesso Franco si esibisce nel suo classico numero del perizomato oliato...
Si ride e si scherza ed ecco che all'improvviso Parabita vede passare un ragazzino su una bicicletta...cosa sta succedendo?
All'improvviso il sorriso smagliante si trasforma in una espressione di ricordi...
Già perchè tutto di un tratto il pensiero del Bero di Taranto si tuffa nei ricordi di quando il buon Parabita usava andare in bicicletta per le vie di Taranto salvando donne e bambine...ma soprattutto il ricordo va ai momenti in cui il suo real Sparta diceva la sua in campionato...quando i vari Berardi, Gabbiadini and company davano filo da torcere a Pavone, Vendramin, Prete, Minetola sr.
Ora il Real Sparta è crollato, all'ultimo posto in classifica.
Nel derby dei poveri i Parabita boys non sono riusciti neanche a battere il Taranto del presidente Lincesso, a cui ha strappato un pareggio; Lincesso che continua a stringere i denti per raggiungere un piazzamento d'onore.
All'improvviso Parabita getta a terra il suo crodino e lascia da solo l'ingordo Franco al tavolo che non si cura del suo collega perchè intento a contare i soldi dei proventi delle attività con l'acquolina alla bocca, non curante neanche del pareggio per 2-2 contro l'abnorme Minetola jr. che comunque gli vale l'aggancio in classifica di Boss e quindi ancora la speranza di raggiungere quel terzo posto distante soli due punti ed occupato da Prete.
La lotta al terzo posto vede coinvolto anche Minetola sr. la cui posizione di classifica è in condominio proprio con Franco.
Parabita nel frattempo si è allontanato dal bar e sta procedendo a passo spedito con le mani sulla testa in preda ad una crisi di identità; durante il suo vagare senza meta incontra la donna del mistero del Tribunale, la donna onnipresente in tutti i principali bar che parla da sola gridando le nefandezze del Comune di Taranto, della Di Bello, di Stefano, ci sorprende una cosa, la donna non è sola, con lei c'è VendraBem che, fresco della vittoria di Pirro contro Pavone, urla affianco alla donna come un autentico folle l'importanza della classifica Vendramin ed esalta giocatori come Nagatomo o Vrasaljko giudicandoli fondamentali ai fini di una vittoria finale del fantacalcio. Alla vista del mentalista in preda alla follia, Parabita corre ancora più forte iniziando a gridare da solo...
Il momento di autentica follia è sugellato poi dai clienti vicentini folli, che Minetola ha richiamato per la ricapitalizzazione della sua banca, i quali iniziano a fracassare di mazzate il pugile basso dopo aver scoperto che il suo scopo è solo quello si spillare soldi per farsi l'assicurazione dello scuterone.
In ultimo rimane Lincesso, intento a modificare i dispositivi smartphone dei suoi amici e colleghi con fluidi organici che ne determineranno il malfunzionamento dopo circa un mese, il tutto per avere sempre più riparazioni e quindi sempre più soldi...
Ormai è solo follia...la competizione è passata in secondo piano...mancano solo i piazzamenti finali per il terzo posto e per il patetico ultimo posto...
Ma chi ha sparso questa follia? Ecco che Parabita ode un suono armonico provenire dal cielo e termina la sua fuga solitaria...ecco che Vendramin smette di gridare insieme alla signora, Franco di contare i soldi, Minetola sr. (ormai morto a terra per le mazzate) con lo sguardo già alto, Lincesso esce dal suo tugurio di pezzi di ricambio hi-tech rubati...tutti alzano lo sguardo al cielo e chi vedono?
Sempre lui...il Cosmo-Pavone...che continua ad inondare il cielo di Taranto con la sua polvere "marrone"...la polvere della follia...
Parabita resosi conto di tutti i suoi inutili tentativi di lotta fantacalcistica opta per il gesto insano...
Porta la sua cabrio in cima alla rotonda di Lungomare e la spinge giù dal dirupo...abbracciando così di nuovo la sua amata bicicletta...ora più sereno e consapevole di ciò che il Fantacalcio gli riserverà...
Chi invece è disperato è Franco...riverso sui mattoni della rotonda in lacrime che si dispera perchè la sua vetrina capitalistica è ormai finita...addio agli aperitivi vip...addio alle sfilate sul Lungomare e addio alla presentazione dell'evento del 25 Aprile sul rombante bolide...dovrà ritornare ad essere un povero comunista...
Il Cosmo-Pavone si allontana nuovamente ma ben presto ritornerà per fornire i suoi "doni" rari non sempre apprezzati...

Pavone...spargitore del seme della follia dal 1977...

3 commenti:

chicco979 ha detto...

Grazie per le splendide immagini regalate che forse non merito. Tornerò in bicicletta, tornerò a vincere, tornerò a farvi il culo, tornereeemo nella Sud con le spranghe a caricar...

Parabita...se lo stuzzichi sono cazzi tuoi (dal 1979)

Davide ha detto...

Nel giorno in cui il mondo perde Garcia Marquez si conferma una straordinaria realtà della letteratura contemporanea. Altro splendido affresco narrativo del Principe della Merda.

Andrea ha detto...

Commovente