5/07/2013

THE END

Fine.
 
Bellissimo. Quattro squadre in due punti. Ma solo uno gode, gli altri rosicano. Come è giusto che sia.
 
Ha vinto Franco.
Ha vinto con la media di 1,57punti e rotti/partita. E con 2.463 punti “assoluti-totali-generali” (chiamateli come volete), 38 in meno dei Cesaroni.
Ha vinto senza essere mai stato primo (tranne per una domenica, ex aequo con Prete, per poi precipitare a metà classifica).
Ha vinto con 55 punti in 35 giornate, a dimostrazione dell'equilibrio durante tutto l'anno (basta dare un'occhiata alle classifiche di tutte le serie per notare che chi finisce primo ha come minimo la media di 2p/partita).
 
Secondo è l'esimio Prete. 55punti anche per 30sulCampo, che deve ingoiare il boccone amaro della classifica avulsa.
 
Un solo punto dietro, al terzo posto, ci sono i Cesaroni a 54p., a detta di tutti la squadra sulla carta meglio attrezzata, e che ha fatto accarezzare a Minetolino l'idea scudetto per una settimana.
 
Quarto classificato con 53p. il Presidente Lincesso che probabilmente più di tutti covava l'idea della vittoria finale.
 
E' stato decisamente un finale avvincente. Aldilà di ogni aspettativa, con l'entrata nella volata finale di Franco e Mirko, che sono rimasti sulla scia grazie al freno a mano innestato dalla quella che per l'intera stagione era stata la coppia di testa e che ha pensato bene di suicidarsi giusto alla fine.


Forse sarà stato il silenzio dell'ultimo periodo a portare il crapetto alla vittoria. Inizio a crederlo sul serio. Da quando, privo del suo smartphone, è uscito mediaticamente dalla scena, abbiamo assistito alla sua scalata.
Effettivamente, se notiamo, ha fatto meglio chi ha parlato di meno.
Fatti, no pugnette. Che sia da monito per l'anno prossimo (compreso lo scrivente).


 
Pertanto, complimenti a tutti.
Onore anche agli altri che hanno dato brio al campionato. In fondo, la classifica è cortissima e ciò la dice lunga sull'equilibrio durante tutto l'anno.
 
Dopo il sopra descritto quartetto, si giocava un altro campionato: quello dei veleni, quello di seconda fascia, ma non per questo meno avvincente.
 
Eh sì, avvincente questo Fantacalcio dei Due Mari, davvero. In particolare le prime hanno condotto un campionato di altro profilo, onorando al meglio la Lega. Bravo Prete nel suo percorso lineare, anche se evidentemente la velocità non era sufficiente per vincere.... Bravo Lincesso impegnato nella presidenza e nel tenersi sempre aggrappato al primato. Bravo Minetola jr a decidersi di sfruttare le potenzialità della sua compagine, anche se solo alla fine. Superbo Franco a trovare il coraggio di portare avanti un sogno. Che alla fine si è avverato. La copertina 2013 è sua. L'orco gentile ha conquistato il Fantacalcio del Due Mari. Il Grillo Parlante in punta di piedi ha scalzato tutti, tripudio Eupremio, per lui il sogno è diventato realtà.
 
Il palcoscenico è tutto per loro. Tuttavia non aggiungerò parole di elogio. La mia attenzione continua ad essere rivolta ad altri aspetti. Giocare tutto l'anno dietro le quinte è stato estenuante. Ma credo sia servito a garantire una adeguata regolarità dei giochi. E' stata dura: fra chi se ne fotte, chi fa lo gnorri, chi spara minchiate e chi cerca di assaltare il sistema...in maniera alternata qualcuno ha cercato di minare la stabilità del campionato. Per fortuna, però, c'era sempre chi vigilava su di loro, impegnandosi perchè tutto andasse per il meglio.
 
Alla fine, tornando a quanto sopra (“fatti, no pugnette”), ecco il Borgorosso …. non ha vinto una beata mazza. Niente, nessun primato, se non quello della pesantezza e della pignoleria fine a sé stessa. Scusate se mi soffermo su certi dati, ma dopo un anno intero di vessazioni, ora sì che è giunto il momento di tirare le somme. Vendramin aveva profetizzato qualcosa già nel suo “sondaggio” risalente ad agosto 2012...lanciando così il guanto di sfida a Parabita, e dando così inizio ad una efferata lotta. Ora è tutto finito. Le chiacchiere sono ormai alle spalle. La squadra del vate di Viale Virgilio ha terminato la sua corsa con +65,5 punti “generali” rispetto al Real Sparta: insignificanti se “spalmati” nelle complessive 35 giornate (1,87p. in più per ogni partita, che sono?). Ma non diamo peso a certi dati, non faremmo altro che assecondare le pazze e frigide statistiche cervellotiche di cui tanto (troppo) si è discusso.
La tanto millantata superiorità del Borgorosso ha portato a casa un risultato: un quinto posto (agguantato all'ultimo respiro solo grazie all'expolit di Cavani contro il R.Sparta). Buono. Ce lo faremo col brodo.
Vendramin: sei solo un velleitario.
 
Infine, sento il dovere di fare una bacchettata a Minetola senior: la sua lunga assenza ha creato iniquità, non c'è dubbio. L'equilibrio è stato alterato. Le formazioni date e non date (attraverso messaggi su whatsapp, piccioni viaggiatori e bottiglie trasportate dal Po) hanno destabilizzato l'ambiente. Conoscendo Andrea sono sicuro che è stato solo uno sbandamento e che non succederà più. Peraltro lo ha promesso e ci crediamo. Il Fantacalcio è una cosa seria.
 
Passiamo al Principe della Merda. La Solbiatese ha condotto un campionato coerente, navigando sempre nella seconda colonna della classifica. Ha terminato la corsa al penultimo posto, nonostante l'ossatura della sua squadra è quella dei gobbi campioni d'Italia. Tuttavia, aldilà del deludente risultato sportivo, ha giocato un ruolo fondamentale in questa Lega. Lo svizzero Pavone si è caricato sulle spalle una grande responsabilità: scuotere i partecipanti, svegliarli dal torpore in cui spesso hanno rischiato di cadere, anche a mezzo di insulti. Ma serviva dare uno scossone, era necessario.  Senza la sua presenza si sarebbero consumati gravi inciuci. Anzi, visto che comunque le magagne ci sono state, non oso immaginare cosa avrebbero combinato i poteri forti senza quattro occhi e due ani puntati (mi ci metto anch'io al fianco del pennuto) contro per tutto l'anno.
Ad agosto sembrava un avversario (ricordate il “caso Legrottaglie”?), invece in lui ho trovato un amico.
Pavone: il vigile. Indispensabile.
 
E' stato tutto bello, ma si poteva fare di più. Tutto è rimandato alla prossima stagione. Eh sì, ma come affrontarla? Innanzitutto con un Regolamento di ferro. E su questo tutti d'accordo.
Per l'anno che verrà è auspicabile innanzitutto maggiore impegno e serietà da parte di tutti. Per fare questo è necessario prevedere degli incentivi e soprattutto imporre delle sanzioni. A qualcuno potrà sembrare troppo gravoso, o offensivo. Ma -senza voler tenere banali lezioni di diritto- sono sempre più convinto che un comando senza conseguenze per i disobbedienti non ha alcun senso: solo con le pene si risolvono certi conflitti. Le sanzioni, lungi dall'infliggere un mero castigo, fanno insorgere un timore che induce all'educazione. Ascoltate a 'sto fesso, sentite a me...facciamo prevenzione...inseriamo delle penalizzazioni (e facciamole rispettare)...servirà.  A tal proposito mi propongo per contribuire a dare una piega “afflittiva” al Regolamento. Lincesso ha già cominciato su questo solco, e la cosa non può che farmi piacere.
 
Ora c'è la Coppa Cobram. Subito. Una propagine che assume un intenso significato perchè assurge a nuovo campo di battaglia per dare un'altra possibilità a tutti. I veleni saranno rigurgitati in questo finale incandescente, prima di essere sopiti fino al prossimo anno.
 
(Parabita...cacacazzo dal 1979...fino alla fine)

1 commento:

Vito Pavone ha detto...

Le parole di Parabita suonano come l'ave Maria. Oltre alla sua esposizione del film del campionato che naturalmente condivido, raccolgo il suo invito finale al rispetto delle regole e al l'introduzione di sanzioni, per esempio per coloro che non danno la formazione. Sono aspetti che si possono facilmente evadere attraverso un semplice incontro e la loro immediata stesura e applicazione.