11/01/2013

FANTACALCIO SVENDUTO

In una città ancora scossa dai 53 avvisi di garanzia inviati nell'ambito della nota inchiesta sull'Ilva, si profila un nuovo clamoroso terremoto giudiziario, che secondo alcuni osservatori produrrà effetti ancor più dirompenti. In una conferenza stampa tenutasi stamane, il Procuratore Capo della Repubblica di Taranto, Dott. Franco Sebastio, ha illustrato i risultati dell'inchiesta denominata "Fantacalcio svenduto". Tale inchiesta, avviata intorno ai primi di settembre in seguito ad un esposto del presidente dell'Atletico Eupremio e noto attivista politico Emanuele Franco, avrebbe fatto emergere una insospettabile rete di connivenze, accomodamenti e centri di potere occulto all'interno della lega del Fantacalcio dei due mari, tanto da indurre lo stesso Sebastio a parlare esplicitamente di una "nuova P2". Secondo le risultanze delle intercettazioni telefoniche effettuate, infatti, sarebbe emersa una vera e propria struttura parallela di potere, capeggiata dall'Avv. Gianluca Prete, il quale, apparentemente distaccato dalle vicende della lega, la governava di fatto, imponendo la propria linea politica al presidente Andrea Lincesso e, soprattutto, al leader populista Vito Pavone. Sono proprio i rapporti con quest'ultimo a destare maggiore scalpore: si sarebbe in altri termini delineata, all'interno della compagine pavonista, una situazione paragonabile a quella del Movimento 5 stelle, laddove Vito Pavone-Grillo era colui che si esponeva in pubblico con le sue folcloristiche esternazioni, mentre Gianluca Prete-Casaleggio era il vero motore pensante e capo indiscusso della fazione. L'Avv. Prete, in questi mesi, avrebbe di fatto deciso in meravigliosa solitudine tutte le strategie e le azioni del cosiddetto "patto della merda" (a partire dallo stesso nome), composto come noto, oltre che da Pavone e Lincesso, anche dal mister Francesco Parabita, la cui posizione è ancora al vaglio degli inquirenti. Quanto a quest'ultimo, desta certamente non poche perplessità la circostanza per cui sia letteralmente sparito dalla vita settimanale della lega proprio alla vigilia degli esiti di questa clamorosa inchiesta. E così, Prete avrebbe manovrato a suo piacimento ogni attività del "patto della merda", imponendo agli altri membri la pubblicazione di video e commenti, stilando la lista delle domande da porre in occasione delle interviste della nota trasmissione radiofonica "Un caffè con...", ordinando "chiangiute" utili a destabilizzare gli equilibri della lega. Clamorosa, in particolare, una telefonata intercorsa tra Prete e Pavone, nel quale il primo imponeva al secondo di assumere ingenti quantità di purganti per poter pubblicare uno dei suoi video che lo riprendevano in attività defecatoria; in seguito a tale episodio, il Pavone si vedeva poi costretto a richiedere l'intervento dei sanitari per i gravi problemi intestinali che ne erano seguiti. Il Procuratore Sebastio ha apertamente elogiato l'instancabile opera di denuncia del presidente Franco, che da circa un anno denuncia la presenza, nella lega del fantacalcio, di accordi poco chiari fra alcuni componenti, mettendo a rischio, in più di una occasione, la sua stessa incolumità.

3 commenti:

Vito Pavone ha detto...

Franco...senza di te non saprei che cazzo fare...
Vado avanti per la mia strada sereno e con la coscienza a posto.
Non ho fatto nessun accordo sotto banco...
Posso guardarmi allo specchio con tranquillità...

chicco979 ha detto...

DeManigoldis comunista complottista, pagherai per le tue accuse infamanti

Eupremio De Manigoldis ha detto...

Mi costituirò parte civile, vedrete...